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19 agosto 2006

E' giustificato il titolo di "papa" ?

Nel 610 d.C. per la prima volta un vescovo di Roma viene chiamato "papa". L'idea fu dell'imperatore Foca, che prese il potere facendo assassinare il suo predecessore. Per tale atto criminale, il vescovo Ciriaco di Costantinopoli lo scomunicò, ma Foca, per ritorsione, proclamò "papa" (ossia capo di tutti i vescovi) il vescovo di Roma, ossia Gregorio I, il quale, bontà sua, rifiutò un simile titolo, fedele alla tradizione episcopale della chiesa cristiana dell'epoca. Tuttavia, il vescovo di Roma successivo, cioè Bonifacio III, accettò di avvalersi del titolo di "papa".

Nel 1870 Papa Pio IX impone alla chiesa cattolica un assurdo privilegio che nessun papa precedente aveva osato mai reclamare: quello della INFALLIBILITA' DEL PAPA. Guarda caso, ciò è accaduto nello stesso anno in cui la Chiesa, con la presa di Roma, ha perso definitivamente il potere temporale. Quasi una "rivincita" dunque, sul piano di una pretesa autorità assoluta in campo spirituale e morale.
Che un uomo possa considerarsi una "autorità religiosa" oltretutto "infallibile" è uno dei massimi STRAVOLGIMENTI dell'antica fede cristiana e dell'insegnamento di Gesù.

Note: Il Cristianesimo antico era nettamente contrario a capi spirituali, l'Autorità era esercitata più o meno democraticamente per mezzo di CONCILI. Ma il messaggio originale di Gesù era ben più radicale: "Ma voi non vi fate chiamare 'Maestro'; perché uno solo è il vostro Maestro, e voi siete tutti fratelli. Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo…" Matteo 23:8-10

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